Fabianamoon era in piedi, la lascivia del suo corpo era in piena mostra, i suoi pantaloni blu del bikini ancora intrappolati nelle sue mutandine bianche e satinate; la mia mano si è fermata proprio dove c'era la sua testa, l'ho tenuta lì per qualche secondo per assicurarmi di guardare la zona giusta, poi ho cominciato a tendere la mano con le dita. Fabianamoon era così invitante che avrei potuto baciarla, ma non potevo, dovevo tenere la gabbia intorno a lei. I pochi secondi che ci sono voluti per toglierle i pantaloni sono stati spesi senza troppa azione, ma ho notato la sua fessura e qualche capezzolo duro puntava verso di me. Anche senza la gabbia sembrava che Fabianamoon mi volesse, ero esausta per l'inseguimento e per le visioni e le sensazioni che avevo provato. Dovevo trovare un'altra presa su di me; ad ogni lento e profondo gemito che Fabianamoon mi prendeva in mano, più si avvicinava, più grandi diventavano le sensazioni dentro la mia mente. Lei si è seduta sulle mie ginocchia, il suo bel corpo premeva contro il mio e io l'ho avvicinata alla mia bocca, prima ancora di sentire il suo sedere aprirsi ho premuto la mia lingua contro la sua figa, potevo dire a Fabianamoon che era vicina, così ho spinto la mia lingua sempre più dentro, volevo che si arrendesse. Le sue anche hanno cominciato a muoversi leggermente da sole, ma ogni spinta della mia lingua ha causato i suoi seni a scuotere con la pressione che stavo applicando a loro. .