Accarezzò l'ampio tumulo dei suoi seni e anche Thezabrina ruppe la chiusura, permettendo ai suoi grandi e sodi seni di scivolare dall'oggetto che stava per essere espulso. I ragazzi, completamente disorientati da quel compito, alla fine si erano quasi dimenticati dei loro orgasmi. Ci siamo sorrisi l'un l'altro per la sensazione che entrambi i corpi siano stati abbattuti da un atto di reciproca soddisfazione. Entrambi i nostri corpi si stavano prosciugando dall'incredibile coito; i nostri fianchi bruciavano per il bisogno di gridare e grugnire, i nostri cervelli roteavano con l'immaginazione degli eventi appena accaduti e il desiderio di un seguito infinito. Il meglio è arrivato per ultimo e la nostra mente, grazie a Dio, era su Dio. "Oh, lo voglio in me e voglio che sappia che non potrà mai portarmi via da lui! Lo voglio sulla schiena e le mie gambe si spalancano per lui e voglio scoparmelo in fondo al culo e tenerlo sotto il mio culo e stringerlo sotto di me e scoparlo come un maiale e come un cane e scoparlo fino a farlo urlare e sborrargli in faccia e sulle mie tette!" la minuscola ragazza nuda rimbombava sul fragore di questi due grossi cazzi. "Lo voglio dentro di me così forte e veloce e profondo e veloce che mi fa così male che vengo altre due volte per lui!