Extra Topping sta afferrando il suo minuscolo vestito rosa con una mano, l'altra mano si lavora la figa con uno di quei vibratori decorativi, mentre le goccioline di pre-cum schizzano nel grembo e schizzano tra le gambe aperte. "Beh, puoi rilassarti, è tutto nella tua testa", ha detto mia sorella, seduta, e si è presa un bicchiere di vino davanti a lei. Avevo tutti gli strumenti per distrarmi mentre Extra Topping faceva quello che doveva fare. Ho puntato le dita, con la coppa sul palmo della mano. "È internet, vero? Certo, tanto non c'è più niente. Potrei guardare Netflix, o giocare a qualche gioco online. Ma non ne ho molta voglia. Per me, quando si fa sesso, io sono uno spettatore, e tu sei l'attore. Allora, cosa sta succedendo veramente? E per te cos'è il sesso?" Ho guardato la sua mano. "E' la tua liberazione, mia bella ragazza. Voglio sentire le tue dita che mi tirano indietro la pelle, e quel buco sporco si stringe mentre lo schiaffeggi, usando le punte delle tue unghie per farmi piacere, cazzo. Io sono una ragazzina e tu sei un uomo, e il sesso, il sesso è tutta una questione di avere il mio corpo a che fare con come ti piace. "Ho aspettato un attimo che rispondesse. "Non è giusto" sussurrò Extra Topping. "Ti amo. Mi hai sempre amato. Ma non sono nella tua testa. Io non sono così. Quello che stiamo facendo, non lo è. È meno sbagliato che io sia nella tua testa? Sembra che possa esserlo. .
