Urla, in lenti, rotti, languidi sussurri, mentre Yulliasse cerca il bavaglio, appendendolo sopra il bancone. Vedo che Yulliasse ha una gag pronta, ma è quasi pronta per essere tirata, e dovrà fermarsi un attimo. Yulliasse toglie il bavaglio e mi ordina di consegnarmi la benda. La cerniera, che sta per chiudersi, viene bruscamente aperta da lei. Yulliasse mi lecca il lato del viso e mi dice: "Mettiti comodo, ci vorrà un po'. Mi ricordo che sono pronto". La pelle ormai rosa delle mie dita si muove contro la sua pelle e sento il calore crescente che raggiunge un punto in cui potremmo fare la lotta. Lei sorride mentre Yulliasse solleva la benda, sopra il lato della panchina. La mia testa è abbassata e dovrò affrontarla, con gli occhi spalancati. Le sue labbra si tirano indietro e sento la punta del suo dildo che mi spinge dentro. Respiro, ma comincio anche a piangere. Yulliasse tira la benda sugli occhi e si gira. Il suo didietro è ora rivolto verso di me. Sento il mio cazzo diventare rigido e Yulliasse lo afferra e costringe le mie braccia verso il basso, verso i miei lati. Yulliasse preme contro la mia pelle con un dito per tenermi gli occhi aperti. La sento dentro di me e sento che sta costruendo un orgasmo. Yulliasse si ferma, dice: "Mi dispiace, non ho tempo. .